La storia del Lions Club Forlì Host comincia nel 1957.
In quell’anno, andava prendendo consistenza la dottrina politica di Nikita Chruscev, fautore del disgelo con l’occidente; in Ungheria le forze del Patto di Varsavia soffocavano brutalmente i fermenti autonomistici che si erano appena manifestati; i Parlamenti degli Stati aderenti alla Comunità Europea provvedevano ad approvare i trattati istitutivi della CEE sottoscritti a Roma; l’Italia stava maturando la sua trasformazione industriale e si affacciava sul Mercato internazionale con prodotti sorprendentemente competitivi. A Forlì era sindaco Icilio Missiroli, leader di una maggioranza di centro-sinistra nata con le amministrative del 1956.
Era il 26 ottobre 1957, quando il sodalizio – già attivo da otto mesi – ricevette la “Charter”, il documento che ufficializzava la sua ammissione all’organismo internazionale. presiedeva il nuovo Club forlivese il dottor Francesco Borrelli, primario di radiologia all’Ospedale “Morgagni”, un uomo brillante e dinamico, che trasmetteva entusiasmo ai soci.
Intervenne alla cerimonia il Governatore in carica, il professor Giovanni Ferdinando Gardini, docente di radiologia all’Università di Bologna. Assieme a lui sottoscrissero la pergamena i 31 componenti del Club.
Da allora ad oggi tanti soci si sono succeduti alla Presidenza, ognuno portando il proprio contributo per lo sviluppo del Club, per la sua affermazione nella comunità forlivese, curando il rispetto dei principi dell’etica lionistica e per perseguire concretamente gli scopi del lionismo.