La raccolta di occhiali da vista usati è stata adottata come attività ufficiale di servizio del Lions Clubs International nell’ottobre 1994, ma i Lions sono impegnati in questo campo da circa 90 anni.
Successivamente le lenti vengono riciclate in uno dei diciannove centri Lions appositamente creati nel mondo dove nel corso di un anno ne vengono trattati sei milioni di paia. Gli occhiali vengono puliti, riparati e classificati a seconda della gradazione per essere poi distribuiti dai volontari Lions e da altre organizzazioni che si occupano della protezione della vista nei paesi in via di sviluppo.
Attraverso lo slogan “A te non servono più, ma possono aiutare qualcuno a riacquistare la vista”, i club Lions sono sempre stati molto sensibili alla raccolta, considerato che nel mondo c’è un grandissimo bisogno di occhiali usati tanto che l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha stimato che la vista di circa un quarto della popolazione del mondo può essere migliorata attraverso l’uso di lenti correttive. Sfortunatamente molti non possono permettersele. Nei paesi in via di sviluppo un esame degli occhi costa quanto il salario di un mese. Spesso un solo medico è al servizio di una comunità di centinaia di migliaia di persone. In molte aree, un cattivo o trascurato funzionamento della vista può costringere gli adulti alla disoccupazione ed estromettere i bambini fuori dalle classi scolastiche. Gli occhiali sono molto utili soprattutto quando le persone che li ricevono sono artigiani, i quali ne hanno bisogno per poter svolgere lavori di precisione o studenti che li usano per studiare o altre persone che senza di essi sarebbero escluse dalla vita sociale.
Da oltre 10 anni anche il Lions Club Forlì Host e il Leo Club Forlì hanno avviato questo tipo di raccolta in città. Si è iniziato coinvolgendo alcuni negozi del settore ottico: Gallery, Villa e Queens ai quali si sono aggiunti: Giuliani, largo De Calboli, Giuliani, viale Roma 346, Ghetti, Benini e Pretolani. Inizialmente aveva aderito anche l’ottica Balzani che quando nei mesi scorsi ha cessato l’attività ha donato un congruo numero di occhiali.
Nel corso degli ultimi due anni, su precisa volontà di Franco Sami, presidente di Forlifarma Spa, hanno aderito le farmacie comunali presenti sul territori: Bussecchio, via Ca’ Rossa, Largo De Calboli, Ospedaletto, Piazza delle Erbe, viale Risorgimento, Zona Uffici, Iper Punta di Ferro e quella di Forlimpopoli. A queste, più di recente, se ne sono aggiunte diverse aderenti a Federfarma, presieduta da Alberto Lattuneddu, e precisamente le farmacie: Zuccari, Sarti, Mancini, Malpezzi, di Carpinello, Centrale e Cagli.
Foster Lambruschi, presidente del Lions Club Forlì Host, ha ufficialmente chiuso la campagna di raccolta avviata tre anni fa, quando alla guida dell’associazione era Gabriele Zelli poi sostituito da Andrea Mariotti, mentre i presidenti del Leo Club che si sono alternati sono stati: Soufian Haffi Alemani, Camilla Sangiovanni e Angelica Valzania.
Nei giorni scorsi il responsabile del Forlì Host ed alcuni soci: Roberto Amadori, Brunella Biguzzi e Domenico Settanni si sono recati presso Ottica Gallery dove ad attenderli per consegnare altri occhiali c’erano i gestori del negozio Maurizio Spada, che è anche il presidente Regionale Federottica, ed Elena Geanta. Ora il club ha ben 4.000 occhiali da vista usati da inviare al centro Lions di Chivasso per essere rigenerati.
“Si tratta di un ottimo risultato, dichiara Foster Lambruschi, che è stato possibile raggiungere grazie alla collaborazione di molti forlivesi, compreso chi ha partecipato alle ultime edizioni della Camminata di Babbo Natale, avendo dato anche in queste circostanze la possibilità di consegnare ciò che non viene più utilizzato, ma che adeguatamente trattato riprende vita e dà la possibilità di vivere meglio a migliaia di persone bisognose”.
“L’iniziativa di raccolta, prosegue il presidente Lambruschi, non si ferma qui. Anzi è necessario proseguirla anche in seguito alle conseguenze sociali ed economiche che farà registrare l’attuale situazione di emergenza determinata dal Covid 19. Per cui chi è nelle condizioni di consegnare un occhiale da vista usato si può rivolgere ad uno dei punti di raccolta sparsi in città”