Domenica 29 aprile 2018, con ritrovo alle ore 16.00 e partenza dal Museo Romagnolo del Teatro, Palazzo Gaddi, corso Garibaldi 96, Forlì, si svolgerà una camminata raccontata da Gabriele Zelli attraverso il rione Schiavonia per ricordare com’era a metà dell’Ottocento; quando l’identità storica e popolare del luogo si estendeva lungo l’asse di corso Garibaldi e comprendeva, sulla destra della via principale, anche la vie Curte, del Signorino, Orto del Fuoco, Farabottolo e tutte quelle limitrofe. Vi abitava la gente più povera della città, in umilissime case, tutte basse, di due piani al massimo. Spiccavano allora, così come oggi, alcuni palazzi, nella parte più attigua al centro storico, come quello del Vescovado, i palazzi Romagnoli, Reggiani, Tartagni, Gaddi, Guarini, Manzoni e Morattini. Il rione era caratterizzato anche dalla fabbrica Bonavita e dalla caserna “Caterina Sforza”; quest’ultima aveva sede nei locali dell’ex chiesa-monastero di Santa Caterina dov’era di stanza l’XI Reggimento Casale. Schiavonia è stato il luogo dell’infanzia di Angelo Masini, dove, provato dalle condizioni di miseria della famiglia, si formò e da figlio di un povero calzolaio riuscì a diventare un vero e proprio divo della lirica a livello internazionale, senza mai dimenticare quando diventò ricco e famoso, con gesti di beneficenza, chi viveva in condizioni di disagio. Nel rione Schiavonia sono nati anche San Pellegrino Laziosi, un santo venerato in tutto il mondo perché protettore di ogni malattia di particolare gravità, e Giovita Lazzarini, che ricoprì la carica di ministro di grazia e giustizia durante il periodo della Repubblica Romana del 1849. L’iniziativa è promossa nell’ambito del service che vede impegnati i Lions Club forlivesi e il Leo Club per assicurare l’apertura del Museo Romagnolo del Teatro tutte le domeniche pomeriggio fino al 17 giugno prossimo..