Una serata piena di emozioni, scandita dagli aneddoti raccontati con grazia dalla signora Riccarda Casadei e dai balli dei Ballerini romagnoli “Alla Casadei” dei maestri Malpassi e dalle esibizioni degli immancabili ‘Sciucaren’ in una scenografia speciale allestita nel salone dell’Hotel Globus, sede del Lions Club Forlì Valle del Bidente.
Questo, in sintesi, il clima che si è respirato all’intermeeting organizzato dai 6 Lions Club di Forlì e Cesena (Valle del Bidente, Forlì Host, Giovanni de Medici, Forli Cesena Terre di Romagna, Cesena e Valle del Savio) per ricordare un anniversario importantissimo per tutti i romagnoli: i 60 anni di Romagna Mia, abbinat una raccolta fondi a favore dell’assistenza domiciliare dell’AIL (Associazione Italiana per le Leucemie-Linfoni e Mieloma) di Forlì-Cesena. Davanti a un salone gremito di ospiti Lions provenienti non solo dalla provincia, ma da tutta la Romagna (e anche alcuni dalle Marche), incluse le assessore agli eventi istituzionali Sara Samorì e al Bilancio (nonché socia Lions) Emanuela Briccolani, l’anchorman e giornalista televisivo Mario Russomanno ha introdotto la serata, da lui condotta con verve ed ironia, ricordando la figura di Secondo nella sua interezza di uomo e musicista. Poi ha dato la parola alla signora Riccarda, figlia dell’indimenticato M° Secondo Casadei, che, davanti a una platea affascinata dalla sua grazia e simpatia, ha raccontato alcuni interessanti aneddoti sul suo ‘babbo’, sul suo appassionato amore per la musica e su come è nato il nostro ‘inno romagnolo’. Dalle sue parole sono scaturiti il Secondo Casadei padre, che rielaborava le fiabe in chiave musicale per i suoi figli, il Secondo Casadei marito, che nei momenti più difficili della sua carriera si faceva lavare e stirare la stessa camicia bianca tutte le notti per essere sempre impeccabile e che ogni tanto dedicava un brano all’adorata moglie Maria per farsi perdonare le sue frequenti assenze per l’altrettanto adorata musica. E naturalmente il Secondo Casadei musicista, orgoglioso di esibirsi a Forlì (memorabile il concerto del 1° maggio del 1968 in una Piazza Saffi gremita), ma che al momento del bisogno non ha disdegnato di tornare a fare il sarto per il bene dei suoi familiari. La serata si è conclusa con la struggente esibizione del tenore (e socio Lions) Maurizio Tassani, che ha eseguito ‘Romagna Mia’ in versione lirica.